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Il misuratore di CO2 PCE-PQC 34EU si distingue per le dimensioni ridotte e il semplice montaggio a parete. Il misuratore di CO2 PCE-PQC 34EU è un dispositivo da installazione fissa che esegue controlli della qualità dell'aria con elevata precisione. Entrambi i modelli misurano le particelle (PM), la temperatura, l'umidità relativa e la CO2.
Il misuratore di CO2 PCE-PQC 22EU misura la concentrazione di particelle da 0,3 µm a 25 µm con concentrazione di massa, temperatura, umidità e CO2. Questo dispositivo è il più versatile misuratore di CO2 e il primo a integrare una gestione energetica estesa con modalità stand-by, in modo che la durata operativa della batteria con una singola carica possa essere più lunga di un mese.
Il misuratore di CO2 PCE-PQC 35EU si distingue per le dimensioni ridotte e il semplice montaggio a parete. Il misuratore di CO2 PCE-PQC 35EU è un dispositivo da installazione fissa che esegue controlli della qualità dell'aria con elevata precisione. Entrambi i modelli misurano le particelle (PM), la temperatura, l'umidità relativa e la CO2. Questo dispositivo integra inoltre un sensore PID di alta qualità (Photo Ionization Detector) per misurare il totale di composti organici volatili (TVOC).
Il misuratore di CO2 PCE-PQC 23EU misura la concentrazione di particelle da 0,3 µm a 25 µm con concentrazione di massa, temperatura, umidità, CO2 e TVOC. Questo dispositivo è il più versatile misuratore di CO2 e il primo a integrare una gestione energetica estesa con modalità stand-by, in modo che la durata operativa della batteria con una singola carica possa essere più lunga di un mese. È possibile utilizzare il misuratore di CO2 PCE-PQC 23EU come dispositivo portatile alimentato a batteria o integrarlo nella propria struttura o sistema di controllo dell'automazione tramite Ethernet o USB.
Il misuratore di CO e CO2 misura l'anidride carbonica in un range di 0 … 9.999 ppm. Inoltre, il misuratore di CO e CO2 misura il monossido di carbonio in un intervallo di 0…1.000 ppm. Grazie a ciò il misuratore di CO e CO2 viene utilizzato per diverse applicazioni. Ad esempio, viene utilizzato nel campo della sicurezza sul lavoro per controllare le condizioni meteorologiche nelle postazioni di lavoro in ufficio.
Questo misuratore di CO2 è stato concepito per applicazioni nelle quali si richiede una protezione contro un gas specifico: infiammabile o tossico. Il misuratore di CO2 Gasman è un misuratore di CO2 . Il misuratore di CO2 Gasman avvisa il cliente con un allarme acustico e con un segnale ottico (utile nel caso di forti rumori nell'ambiente) per segnalare la presenza di concentrazioni pericolose di gas e mostra nel display il valore di misura attuale.
Il misuratore di CO2 e O2 è composto da una unità principale e una unità remota. Il misuratore di CO2 e O2 è un dispositivo da installazione fissa che viene utilizzato per rilevare l'anidride carbonica e l'ossigeno. Il misuratore di CO2 e O2 protegge le persone dal gas inodore CO2 e inoltre emette un segnale acustico quando il livello di ossigeno è troppo basso. Il misuratore di CO2 e O2 visualizza i valori su un display LCD. Il misuratore di CO2 e O2 dispone di 2 relè che vengono utilizzati per controllare allarmi visivi o acustici.
Il misuratore di CO2 e O2 è composto da una unità principale e una unità remota. Il misuratore di CO2 e O2 è un dispositivo da installazione fissa che viene utilizzato per rilevare l'anidride carbonica e l'ossigeno. Il misuratore di CO2 e O2 protegge le persone dal gas inodore CO2 e inoltre emette un segnale acustico quando il livello di ossigeno è troppo basso. Il misuratore di CO2 e O2 visualizza i valori su un display LCD. Il misuratore di CO2 e O2 dispone di 2 relè che vengono utilizzati per controllare allarmi visivi o acustici.
La formula chimica CO2 significa biossido di carbonio o anidride carbonica. Il biossido di carbonio è un componente naturale dell'atmosfera, ma si produce anche per metabolismo nel corpo umano e animale, nella fermentazione e nei processi di combustione. Molte bibite contengono anidride carbonica disciolta nell'acqua, che in piccola parte reagisce con l'acqua per formare acido carbonico. Se si apre la bottiglia pressurizzata, le bolle salgono e l'anidride carbonica viene rilasciata dal liquido nell'aria ambiente. Le piante hanno bisogno di anidride carbonica, oltre all'acqua e alla luce solare, per la fotosintesi, durante la quale si produce glucosio nella pianta e si libera ossigeno nell'ambiente.
L'anidride carbonica non è infiammabile ed è chimicamente inerte. Non è tossica, di per sé, ma dal momento che in concentrazioni troppo elevate impedisce l'assorbimento di ossigeno, è una minaccia per la vita degli esseri umani e degli animali. L'anidride carbonica, più pesante dell'aria, tende ad accumularsi in fosse. Con un clima esterno normale i movimenti dell'aria, come conseguenza delle differenze di temperatura, garantiscono in genere una miscela sufficiente con gli altri elementi dell'aria.
Misuratore di CO2 nei luoghi di lavoro con maggiore concentrazione di anidride carbonica.
Nei luoghi di lavoro, dove l'anidride carbonica viene tecnicamente utilizzata o liberata nei processi in grande scala, la concentrazione deve essere monitorata permanentemente con un dispositivo di misura di CO2. Ad esempio:
- nelle cantine, nei birrifici durante la fermentazione e i processi di elaborazione della birra
- nella produzione di alimenti fermentati
- nelle serre, stalle
- in celle frigorifere con arricchimento di CO2
- in imballaggi alimentari in atmosfera modificata con arricchimento di CO2
Il misuratore di CO2 può essere utilizzato in queste aree non solo per proteggere gli impiegati, ma anche per monitorare i processi. Ad esempio, la vita utile degli alimenti inscatolati è direttamente relazionata con la concentrazione di CO2. L'arricchimento dell'aria nell'ambiente con anidride carbonica durante i processi di fermentazione consente di trarre conclusioni sullo sviluppo del processo.
Tuttavia, è necessario proteggere i lavoratori dall'aumento delle concentrazioni negli impianti di generazione di energia o trattamento di acque reflue o nelle officine dove l'anidride carbonica si libera attraverso i processi di combustione o decomposizione. Soprattutto quando si lavora in pozzi, silos e serbatoi o tubi interrati, c'è maggior rischio, poiché l'anidride carbonica prodotta tende ad accumularsi sul suolo e non è dispersa dal fluire dell'aria. Queste zone potenzialmente pericolose devono essere controllate prima di entrare con un dispositivo portatile di misurazione della CO2. Il solo guardare in un serbatoio di fermentazione può portare allo svenimento della persona e, di conseguenza, al conseguente soffocamento, poiché la persona incosciente non è in grado di salvarsi. Le persone che operano in ambienti a rischio devono avere a portata un misuratore di CO2 con allarme acustico. Se la concentrazione di anidride carbonica aumenta durante l'attività nella zona a rischio, si attiva l'allarme che consente di uscire a tempo e mettersi in salvo.
Misuratore di CO2 in abitazioni, uffici, scuole, ristoranti, impianti sportivi e luoghi di riunione.
In una stanza comune, l'anidride carbonica è prodotta principalmente dalla respirazione delle persone presenti. Quanta più gente è presente, più velocemente aumenterà la concentrazione di anidride carbonica. Un semplice dispositivo di misura di CO2 con indicatore luminoso consente di prendere provvedimenti e di ventilare l'ambiente a seconda delle necessità. Se non si ottiene un ricambio di aria sufficiente con le opzioni di ventilazione esistenti, si può ottenere un miglioramento della qualità dell'aria interna realizzando modifiche strutturali o modificando il numero dei presenti. Un misuratore di CO2 per le sale riunioni deve essere collocato o installato all'altezza dell'apparato respiratorio e in un punto ben esposto, dove possa essere facilmente visto dai presenti. Un misuratore di CO2 con display numerico retroilluminato con indicatore a 3 colori (verde, giallo, rosso) consente di controllare, anche a distanza, la qualità dell'aria interna. Se l'indicatore passa da verde a giallo, significa che bisogna ventilare l'ambiente. Se diventa rosso, sarà necessario ventilare bene per alcuni minuti per ottenere un ricambio d'aria sufficiente.
Controllo dei gas combustibili e delle emissioni di scarico con un misuratore di CO2
Il contenuto di anidride carbonica nei gas combustibili e delle emissioni di scarico è un indicatore dell'efficienza della combustione. Se viene fornita troppa o pochissima aria al processo di combustione, il combustibile non sarà sfruttato al meglio. Un misuratore di CO2 per l'analisi delle emissioni di scarico dei sistemi di riscaldamento o dei veicoli a motore è dotato di sonde speciali che vanno collocate nei punti definiti del flusso di scarico.
Misuratore di CO2 dopo aver spento gli incendi con estintori a CO2
Il biossido di carbonio si utilizza come estintore contro il fuoco, sia in sistemi a installazione fissa come negli estintori mobili. Viene utilizzato soprattutto per sale operatorie elettriche, sistemi server e laboratori, poiché l'anidride carbonica non produce rifiuti. Tuttavia, il rilascio di anidride carbonica può causare aumenti di concentrazione potenzialmente letali. Se dobbiamo entrare in ambienti dove l'estinzione è stata fatta con anidride carbonica, e senza apparecchiature di respirazione, è consigliabile di controllare prima la concentrazione di anidride carbonica presente nella stanza, utilizzando un misuratore di CO2.
Il contenuto di anidride carbonica nell'aria si esprime in ppm o in percentuale di volume. In questo caso, ppm significa parti per milione. In termini di peso, l'unità corrisponde a un milligrammo per Kg, e in termini di volume a un millilitro per metro cubo.
1 ppm = 1 mg/kg = 1 ml/m³
I limiti di esposizione e le raccomandazioni dei valori di riferimento per il contenuto di CO2 in interni, si indicano generalmente in ppm. Il range di misura può essere limitato ai valori necessari per avvisare gli utenti o per controllare i sistemi. In molte applicazioni tecniche vengono misurate concentrazioni di biossido di carbonio più elevate rispetto agli spazi interni convenzionali. Il misuratore di CO2 deve essere adatto, tenendo presente il range di misura e il tipo di sensore.
Valori limite nei luoghi di lavoro - TRGS 900 (acronimo tedesco per Technical Rule for Hazardous Workplaces)
Il contenuto di anidride carbonica nell'aria esterna non inquinata dai gas di scarico è di circa 0,038% vol., e nell'aria esalata umana è di circa 4% vol. In ambienti di lavoro a rischio la concentrazione non deve superare lo 0,5% vol. o 5.000 ppm per un massimo di 8 ore al giorno. Per tempi di esposizione brevi (media di 15 minuti), viene applicato un fattore di superamento di 2 a questo valore limite sul luogo di lavoro. Pertanto, un valore medio di 1% vol. di anidride carbonica per 15 minuti, misurata con un misuratore di CO2, è consentita se l'esposizione è nuovamente al di sotto del valore limite di esposizione.
Valori guida di igiene e salute per CO2 in interni
Nel 1858, Max von Pettenkofer definì il contenuto di anidride carbonica come valore guida nel controllo di qualità dell'aria nelle sale riunioni, poiché già all'epoca era possibile eseguire una misurazione obiettiva. Le raccomandazioni di Pettenkofer sulla ventilazione quando il contenuto di anidride carbonica è superiore allo 0,1 % vol. sono state confermate da studi scientifici più recenti.
Raccomandazioni per spazi con ventilazione naturale
Nel 2008, Il gruppo di lavoro speciale sui valori delle linee guida per interni dell'Agenzia federale tedesca per l'ambiente ha raccomandato i seguenti valori delle linee guida sull'igiene sulla base di studi completi:
• < 1.000 ppm di CO2: Igienicamente inoffensivo – non è necessario adottare misure
• 1.000 ... 2.000 ppm di CO2: Igienicamente percepibile – Controllare e migliorare la ventilazione, aumentare il ricambio d'aria
• > 2.000 ppm di CO2: Igienicamente intollerabile – Controllare la ventilazione dell'ambiente e adottare misure di miglioramento
Classificazione della qualità dell'aria in interni secondo la UNE-EN 13779
• Fino a 800 ppm di CO2: Categoria aria interna IDA 1 – Qualità dell'aria interna alta
• > 800 a 1.000 ppm CO2: Categoria aria interna IDA 2 - Qualità dell'aria interna media
• > 1.000 a 1.400 ppm CO2: Categoria aria interna IDA 3 - Qualità dell'aria interna moderata
• > 1.400 ppm CO2: Categoria aria interna IDA 4 - Qualità dell'aria interna bassa
Effetto del contenuto di CO2 nell'aria respirabile
• 0,038 % vol., 380 ppm: Concentrazione corrente di biossido di carbonio in atmosfera, cioè nell'aria pulita
• 0,1 % vol., 1.000 ppm: Numero di Pettenkofer, valore igienico consigliato per interni, uffici, aule, etc.
• 0,2 % vol., 2.000 ppm: Valore orientativo sopra il quale devono essere applicate misure per il miglioramento della qualità dell'aria interna
• 0,5 % vol., 5.000 ppm: Per un periodo di tempo limitato, senza peggioramento delle funzioni corporali essenziali, si fissa un valore limite di esposizione per un massimo di 8 ore al giorno
• 1 % vol., 10.000 ppm: Solo per esposizione a breve termine (in media 15 minuti) consentito come valore limite sul posto di lavoro secondo TRGS (Regole tecniche per sostanze pericolose - acronimo tedesco). Durante questo periodo il valore del pH del sangue cambia di 0,04 unità e il limite inferiore di 7,35 non viene raggiunto
• 1,5 % vol., 15.000 ppm: Il volume del periodo respiratorio aumenta oltre il 40%
• 2-3 % vol., 20.000 - 30.000 ppm: Aumento dell'irritazione del centro respiratorio con l'incremento della respirazione e delle pulsazioni
• 4 % vol., 40.000 ppm: Livello normale di CO2 dell'aria esalata. Se il contenuto di CO2 nell'aria inalata è superiore al 4 % in volume, il sangue non riuscirà a cambiare la CO2 con l'ossigeno, e di conseguenza si accumulerà nel flusso sanguigno
• 5 % vol., 50.000 ppm: Problemi di circolazione al cervello, mal di testa, nausea, vertigini, fischi alle orecchie, rischio di danni permanenti alla salute
• 8 % vol., 80.000 – 100.000 ppm: Perdita di coscienza e morte in 30 - 60 minuti
• Oltre il 10 % vol., > 100.000 ppm: La morte è quasi immediata
La formula chimica CO sta per monossido di carbonio. Grandi quantità di monossido di carbonio sono prodotte dalla combustione incompleta di combustibili fossili e biomasse, da incendi boschivi e dall'ossidazione del metano e di altri composti organici volatili. Oltre alla produzione di energia, il traffico automobilistico è una delle principali fonti di inquinamento da CO nelle aree sviluppate industrialmente. Il monossido di carbonio è altamente tossico, inibisce l'assorbimento di ossigeno negli esseri umani e negli animali e colpisce il sistema nervoso centrale. Il monossido di carbonio è incolore, inodore e insapore. Inoltre non provoca la tipica irritazione di altre tossine respiratorie come tosse o mancanza di respiro. In proporzioni comprese tra 12,5 e 75% vol. nell'aria si formano miscele esplosive.
Un cavo bruciato, una caldaia difettosa o un incendio in un parcheggio sotterraneo possono mettere a rischio tutti gli abitanti di un edificio a causa delle emissioni di monossido di carbonio. Anche gli ambienti lontani dalla fonte di monossido di carbonio possono essere contaminati, poiché il gas penetra anche attraverso soffitti e muri spessi. Un misuratore di CO con funzione di allarme avvisa in tempo affinché si possa uscire dalla zona di pericolo, nel caso che aumenti la concentrazione di monossido di carbonio.
Misuratore di CO in luoghi di lavoro con maggiore concentrazione di monossido di carbonio
Il monossido di carbonio può essere prodotto in concentrazioni pericolose, in particolar modo negli ambienti chiusi e in prossimità di processi di combustione e ossidazione. L'essere umano non percepisce, attraverso i sensi, questo gas. I minatori utilizzavano i canarini, dotati di maggiore sensibilità al monossido di carbonio. Se il volatile portato giù nel tunnel non respirava più, rimaneva tempo sufficiente ai minatori per mettersi in salvo uscendo dalla miniera. Oggigiorno, per allertare del pericolo, si utilizza un misuratore di CO, portatile o fisso. In certi casi è possibile adottare le misure adeguate per evitare elevate concentrazioni di CO. I camion o i macchinari edili che funzionano a diesel o benzina, o stufe a gas radianti in ambiente chiuso, possono aumentare considerevolmente la concentrazione di monossido di carbonio, al punto da mettere a rischio la vita.
Misuratore di CO in abitazioni e sale riunioni
Non è raro leggere o ascoltare notizie su morti causate da monossido di carbonio nelle case e nelle stanze da letto. Anche se l'addetto alla manutenzione controlla periodicamente il funzionamento degli impianti di riscaldamento, non può anticipare condizioni meteorologiche particolari o altre situazioni sfavorevoli. Durante l'ondata di caldo, nel luglio del 2019, con oltre 42 ºC in Renania, (Germania) si produssero vari incidenti causati dal monossido di carbonio. Come conseguenza delle elevate temperature, le emissioni delle caldaie entrarono fin dentro le abitazioni. Questa estrazione impropria dei gas di scarico verso l'esterno può essere intensificata dai sistemi di condizionamento dell'aria e dalle cappe aspiranti quando si uniscono all'aria. In tutti gli edifici riscaldati le cui abitazioni sono dotate di caldaie a gas, riscaldamento a gas a flusso continuo o stufe a legna, è necessario che il contenuto di monossido di carbonio dell'aria sia costantemente monitorato con un misuratore di CO. Un misuratore di CO è utile anche per rilevare un'elevata concentrazione di CO nelle verande e in altre stanze che vengono riscaldate solo occasionalmente o in cui vengono utilizzati altri dispositivi di combustione, come generatori di elettricità o stufe a gas propano. Nelle stanze da letto, soprattutto, il misuratore di CO deve essere dotato di allarme acustico, come i rilevatori di fumo laddove è obbligo per legge.
Anche il fumo del tabacco e il vapore prodotto dalle pipe ad acqua producono monossido di carbonio. Nei bar con narghilè, è abbastanza frequente che si producano intossicazioni da monossido di carbonio. Il monossido di carbonio è prodotto dal carbone incandescente. Amburgo è stato il primo stato federale a reagire a questo crescente numero di casi da intossicazione e ha stabilito che i bar dove si fuma narghilè siano dotati di sistemi di aria condizionata e di un misuratore di CO per il monitoraggio.
Controllo delle emissioni di gas e fumi con un misuratore di CO
Il contenuto di monossido di carbonio nel fumo e nei gas di scarico rivela una combustione non completa. Il riscaldamento, i veicoli a motore, gli impianti e i macchinari con motore a combustione e i piccoli strumenti alimentati da combustibili liquidi come motoseghe, taglia-erbe e soffiatori di foglie hanno valori massimi di emissione specifici per il contenuto di monossido di carbonio. Il rispetto di questi valori limite può essere verificato con uno speciale misuratore di CO. Non solo aiutano a mantenere l'aria pulita, ma forniscono anche informazioni sull'uso improprio del carburante e sulle misure di manutenzione necessarie.
Misuratore di CO durante operazioni di soccorso
I vigili del fuoco e il personale di soccorso devono essere dotati di un misuratore di CO portatile per evitare il rischio di esporsi al monossido di carbonio in spazi chiusi e ambienti mal ventilati. Un misuratore di CO per i servizi di soccorso è dotato di allarme acustico e vibratorio, in modo da avvisare l'operatore se è distratto o c'è rumore.
Per classificare i range di misura disponibili per un misuratore di CO ed i valori determinati, presentiamo di seguito un elenco di valori importanti per il monossido di carbonio. I valori massimi e la loro valutazione sono stati in gran parte presi dalla linea guida VFBD 10/03 "Contaminanti negli incendi". La VFDB è un'associazione tedesca registrata per il miglioramento della sicurezza contro i pericoli della vita quotidiana e della società industriale. L'acronimo VFDB sta per Vereinigung zur Förderung des deutschen Brandschutzes e. V (associazione per la promozione della protezione antincendio tedesca). È indispensabile che il misuratore di CO abbia una elevata sensibilità nel range inferiore, e una o due soglie di allarme.
La concentrazione di monossido di carbonio nell'aria che respiriamo e i suoi effetti
• 0,2 mg/m³ / 0,16 ppm: Valore medio annuale in punti selezionati dall'Agenzia Federale Tedesca per l'Ambiente
• 10 mg/m³ / 8,6 ppm: Secondo l'ordinanza federale tedesca sul controllo delle immissioni, il valore medio più alto di 8 ore di una giornata all'aperto; se questo valore viene superato, è necessario prendere contromisure per mantenere l'aria pulita
• 23 mg/m³ / 20 ppm: Valore limite di 8 ore secondo la Direttiva UE 2017/164, misurato come valore medio
• 35 mg/m³ / 30 ppm: Valore limite di attenzione per le squadre di soccorso secondo AK G dell'AGBF e Giftinformationszentrum Nord, valore limite del luogo di lavoro come media su un turno di 8 ore, in linea di principio, non vi è alcun pericolo per le persone non protette, ma è necessario evitare un aumento ulteriore della CO
• 75 mg/m³ / 60 ppm: Il valore limite del luogo di lavoro è di 15 minuti, aerare l'ambiente, allertare i vigili del fuoco, limitare la permanenza delle squadre di soccorso ad un massimo di 15 minuti
• 117 mg/m³ / 100 ppm: Valore limite di 15 minuti secondo la Direttiva UE 2017/164, misurato come valore medio
• 250 mg/m³ / 200 ppm: Limite di rischio per le squadre di soccorso secondo AK G dell'AGBF e Giftinformationszentrum Nord. Dopo 30 minuti lievi sintomi di avvelenamento, mal di testa dopo 2 o 3 ore, ventilazione incrociata, abbandonare l'area, allertare i vigili del fuoco
• 375 mg/m³ / 300 ppm: Sintomi pronunciati di intossicazione come diminuzione delle pulsazioni, aumento della pressione sanguigna, tremori
• 500 mg/m³ / 400 ppm: Sintomi pronunciati di intossicazione dopo 2 - 3 ore di inalazione
• 625 mg/m³ / 500 ppm: Limite operativo per le squadre di soccorso secondo AK G dell'AGBF e Giftinformationszentrum Nord. Dopo 10 minuti lievi sintomi e dopo 20 - 30 minuti sintomi moderati di intossicazione e allucinazioni. Abbandonare la zona di pericolo, allertare i vigili del fuoco
• 1.250 mg/m³ / 1.000 ppm: Sintomi moderati e difficoltà di movimento dopo pochi minuti, potenzialmente mortale dopo 2 ore
• 1.875 mg/m³ / 1.500 ppm: Morte dopo una ora di inalazione
• 3.750 mg/m³ / 3.000 ppm: Gravi sintomi di intossicazione dopo pochi minuti, potenzialmente mortale dopo 30 minuti
• 10.000 mg/m³ / 8.000 ppm: Morte immediata
