251,90 €
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Questo fonometro è un piccolo dispositivo portatile con molte funzioni, come la misurazione del valore di picco, il calcolo del valore Leq e con intervalli di misura regolabili. Il fonometro integra la funzione MAX che permette di congelare sul display il valore massimo della misurazione. Grazie a ciò sarà possibile analizzare se un valore limite è stato realmente superato. La particolarità del fonometro è il valore Leq che, dopo aver inserito il tempo di misurazione, indica il livello sonoro continuo equivalente, cioè la media temporale dell'esposizione totale al rumore nell'intervallo di tempo impostato.
Il moderno fonometro è uno strumento versatile con una serie di funzioni innovative. Una caratteristica eccezionale del fonometro è l'ampio display LCD progettato come un semaforo del rumore. Il semaforo integrato del fonometro fornisce all'utente un'indicazione visiva del livello sonoro corrente con un semplice sguardo.
Il fonometro PCE-MSL 1 è un semplice dispositivo per la misura del rumore. Il fonometro PCE-MSL 1 serve a rilevare in modo immediato il rumore ambientale. Oltre a misurare il rumore, il fonometro consente di misurare anche la temperatura ambientale. Al giorno d'oggi la misura del rumore è necessaria in molti ambiti, per questo è importante disporre di un fonometro facile da usare che consenta all'utente di farsi un'idea sul rumore.
Il rumore è un suono pericoloso, fastidioso o molesto. Il rumore è quindi una percezione soggettiva dei suoni che agiscono su di noi. Il rumore in quanto tale non è quindi direttamente misurabile. Il rumore varia da persona a persona e non può essere definito con precisione. Quando ci si chiede "Che cos'è il rumore e cosa è tollerabile?", si arriva rapidamente a un limite. Il rumore non è un concetto fisico, ma soggettivo. La valutazione di quali suoni e rumori siano fastidiosi o addirittura dolorosi dipende dalla persona che esprime il giudizio. Poiché questo aspetto varia da persona a persona, è necessario un fonometro per ottenere un risultato oggettivo e misurato in numeri. Già decenni fa è stato deciso di indicare il livello di pressione sonora in decibel (dB). I valori possono essere registrati da 0 a 130 dB e visualizzati con un fonometro.
Le vibrazioni di una fonte sonora, ad esempio le corde vocali, le membrane degli altoparlanti, le automobili, i treni, gli aerei, gli impianti industriali, provocano vibrazioni (oscillazioni di pressione) nell'aria che il nostro orecchio percepisce come suono. La frequenza delle variazioni di pressione viene percepita come un suono grave a basse frequenze e come un suono acuto a frequenze elevate. L'intensità delle variazioni di pressione viene percepita come un suono sempre più forte all'aumentare dell'intensità. Queste variazioni di pressione vengono registrate da un fonometro e visualizzate in un valore misurato in dB (decibel). La scala dei decibel da 0 a 130 è logaritmica. Un fonometro descrive con 0 dB la soglia minima udibile e 130 dB corrisponde all'incirca alla soglia del dolore umano. A causa della struttura logaritmica, i valori misurati non possono essere semplicemente sommati, sottratti o mediati. Se abbiamo due fonti sonore da 50 dB ciascuna, il volume totale aumenta solo di 53 dB. Raddoppiando il volume, il valore totale aumenta sempre solo di 3 dB. Se allontaniamo il fonometro da una fonte sonora, raddoppiando la distanza si ottiene una diminuzione del volume di 6 dB.
I fonometri sono disponibili con diverse classi di precisione, diverse valutazioni temporali e diverse possibilità di valutazione della frequenza (filtri). Come ulteriore opzione sono disponibili fonometri con e senza possibilità di memorizzazione.
In base alla precisione, i fonometri sono suddivisi in due classi. I fonometri di 1ª classe hanno un ampio spettro di frequenze e una deviazione molto bassa. Nei fonometri di 2ª classe, la deviazione può essere leggermente superiore su tutto lo spettro di frequenze. 
Poiché le precisioni da rispettare possono variare a seconda delle frequenze, la precisione di un fonometro non può essere indicata con un valore fisso di scostamento. I fonometri di 1ª classe sono utilizzati principalmente per misurazioni in laboratorio o in campo libero. Quasi tutte le altre misurazioni possono essere eseguite con fonometri di 2ª classe.
La valutazione temporale di un fonometro comprende tre intervalli, Fast, Slow e Impulse, dai quali viene calcolato e visualizzato il valore medio corrispondente.
Valutazione Fast: durata 125 ms, applicazione in caso di rumori in continuo cambiamento (rumore del traffico, rumore del vicinato, rumore industriale).
Valutazione Slow: durata 1 s, applicazione in caso di rumori costanti (ronzio monotono). Valutazione Impulse: durata 35 ms. Applicazione in caso di rumori improvvisi (colpi di fucile, colpi di martello).
Per la valutazione della frequenza, la maggior parte dei fonometri offre diverse opzioni.
Valutazione della frequenza A: valore misurato dBA. Poiché l'orecchio umano non percepisce tutte le frequenze con lo stesso volume, questa valutazione nel fonometro è adattata all'orecchio umano. I suoni con una frequenza compresa tra 1000 e 4000 Hz sono percepiti dall'uomo come più forti rispetto ai suoni al di sotto o al di sopra di questa gamma. La maggior parte delle misurazioni con un fonometro vengono effettuate con questa valutazione (filtro).
Valutazione della frequenza C: valore misurato dBC. Questa valutazione viene utilizzata in caso di pressioni acustiche elevate. dBC è una valutazione della frequenza quasi lineare.
I fonometri dispongono di diverse funzioni di memoria. Le memorie più semplici registrano solo i valori minimi e massimi del periodo misurato nel fonometro. Nel livello di memoria superiore, i valori visualizzati sul fonometro vengono memorizzati con la valutazione impostata a intervalli prestabiliti (fonometro con datalogger). Un'altra variante di memoria memorizza i dati grezzi misurati, che possono poi essere visualizzati con l'aiuto del fonometro e del software per PC con le diverse valutazioni di frequenza. Anche con questi fonometri è possibile registrare i valori. Poiché questa memorizzazione con successiva valutazione richiede anche un dispositivo complesso o un software per PC, troviamo questa memoria solo nei fonometri di fascia di prezzo più alta.
Misurazioni sporadiche semplici, ad esempio in ambito scolastico o privato, possono essere effettuate con un fonometro con o senza funzione di memoria min/max. Questo fonometro è facile da usare e non richiede conoscenze particolari.
Per misurazioni in ambiti quali il rumore del vicinato o del traffico, gli utenti privati possono utilizzare fonometri con datalogger che registrano il livello sonoro con la valutazione impostata. Per questo settore vengono talvolta offerti anche fonometri senza display sotto forma di chiavette USB. Con un fonometro con display è possibile visualizzare il livello sonoro attuale anche durante la registrazione.
Per le misurazioni del livello sonoro nel campo della sicurezza sul lavoro/medicina del lavoro è possibile utilizzare fonometri di 2ª classe. Questi fonometri devono registrare i dati grezzi come descritto sopra, in modo da poter esaminare i dati con diverse valutazioni (filtri) anche dopo le misurazioni. Inoltre, un fonometro può calcolare valori medi ponderati nel tempo (Leq) tenendo conto del logaritmo speciale. Il valore LEQ è utilizzato in tutta Europa come misura nelle norme di sicurezza sul lavoro nel campo del rumore. Per questa misurazione, oltre a un fonometro, è possibile utilizzare anche speciali dosimetri acustici che il dipendente indossa direttamente sugli indumenti. Per determinare misure di protezione acustica efficaci, è necessario utilizzare fonometri che suddividono la gamma di frequenza dello strumento di misura in bande di ottava (11 sottogamme) o terze (33 sottogamme). In questo caso viene rappresentato il volume misurato per ciascuna gamma di frequenza.
Per la misurazione del livello sonoro in ambito ambientale, di laboratorio e per attività di perizia, nonché per misurazioni ufficiali, viene sempre utilizzato un fonometro di 1ª classe. Anche questo tipo di fonometro dispone della funzione di memorizzazione descritta nella sezione dedicata alla sicurezza sul lavoro. La suddivisione dello spettro di frequenza in bande di ottava e terzine è disponibile anche nei fonometri di 1ª classe.
Quando si misura l'inquinamento acustico con un misuratore di rumore, per valutare l'effetto nocivo non è importante solo il valore massimo del livello sonoro, ma anche la durata dei rumori forti. Molti danni all'udito sono causati dall'esposizione costante al rumore sul posto di lavoro. L'associazione professionale per il legno e il metallo lo spiega nella DGUV Informazione 209-023 "Rumore sul posto di lavoro" come segue: Se il rumore persiste troppo a lungo, provoca danni all'udito. Le cellule ciliate dell'orecchio interno, che ricevono gli stimoli acustici, vengono sempre più deviate dalla loro posizione di riposo e, in assenza di una pausa sufficientemente lunga, non riescono a tornare nella posizione iniziale. L'organo uditivo non viene quindi più irrorato a sufficienza e le cellule ciliate muoiono. In caso di danni di questo tipo, gli apparecchi acustici possono migliorare l'udito solo in misura limitata.
Tra i parametri di rumore più importanti nella sicurezza sul lavoro, che possono essere determinati con un fonometro, figurano:
LAeq,t in dB(A) - livello di rumore continuo equivalente ponderato A come livello medio nel periodo "t"
LCeq,t in dB(C) - livello di rumore continuo equivalente ponderato C come livello medio nel periodo "t"
LEX. 8h in dB(A) - livello di esposizione al rumore giornaliero, corrisponde al livello di rumore continuo LAeq,8h, ma può anche essere calcolato dai singoli livelli L Aeq,t e dai relativi tempi di esposizione
LpCpeak in dB(C) - livello di pressione acustica di picco
Con i livelli sonori continui equivalenti LAeq,t e LCeq,t è possibile determinare la classe di rumore per i dispositivi di protezione dell'udito.
Il valore LEQ o Leq consente di confrontare gli effetti di esposizioni prolungate al rumore con diversi livelli di intensità e diverse durate di esposizione. La "L" nella denominazione è la sigla usuale per il livello sonoro, insieme a "EQ" o "eq" sta per il livello sonoro continuo equivalente in energia. Per determinare il valore LEQ vengono utilizzati fonometri in grado di registrare i singoli livelli sonori per periodi di tempo prolungati. Una misurazione di 1 ora con intervalli di 125 ms (8 Hz), che registra anche picchi di breve durata, produce già 28.800 valori singoli. Questi valori singoli devono essere raggruppati secondo regole di calcolo prestabilite per ottenere il valore LAeq,1h. Alcuni fonometri sono in grado di eseguire questo calcolo LEQ direttamente nell'apparecchio e di visualizzare il risultato sul display. Per altri fonometri è disponibile un software per PC che calcola il valore LEQ dai dati di misurazione trasmessi. Spesso, grazie alle possibilità di rappresentazione grafica avanzate di tale software, è possibile richiamare anche informazioni aggiuntive per una valutazione più semplice dei picchi di rumore.
Il calcolo del valore LEQ o Leq viene utilizzato per valutare gli effetti del rumore continuo. Al di sotto dei valori di picco dannosi per l'udito, si presume che l'energia media di rumori di intensità diversa abbia lo stesso effetto di un rumore continuo con la stessa energia e durata. Si presume inoltre che un livello di rumore continuo di una determinata durata possa essere equiparato a un livello di rumore continuo superiore di 3 dB che agisce solo per la metà del tempo. Anche i valori di picco stabiliti per il rumore continuo sul posto di lavoro tengono conto di queste ipotesi. Per evitare danni all'udito, non devono essere superati i seguenti valori su un fonometro:
85 dB(A) per 8 ore, corrispondenti a
88 dB(A) per 4 ore,
91 dB(A) per 2 ore,
94 dB(A) per 1 ora,
97 dB(A) per 30 minuti e
100 dB(A) per 15 minuti.
Più alto è il livello di rumore, minore è il tempo durante il quale è possibile essere esposti a tale rumore senza subire danni all'udito.
Per la calibrazione dei fonometri sono disponibili pratici calibratori per la 2ª classe e la 1ª classe. Per la calibrazione, il microfono del fonometro viene inserito in una camera di misurazione dotata di un'apertura adeguata alle dimensioni del microfono. Nella camera di misurazione, nei calibratori di 2ª classe, viene generata una pressione sonora di 94 dB 1000 Hz. Il fonometro può quindi essere calibrato sul valore desiderato. Con i calibratori di 1ª classe, i fonometri possono essere calibrati su due livelli di volume: 94 dB e 114 dB. Molto spesso i calibratori acustici sono venduti in set con un fonometro.
Su richiesta e a pagamento è possibile richiedere anche certificazione UNI EN ISO 9001 o ACCREDIA.
Oggi è quasi impossibile trovare un luogo in città dove regni il silenzio assoluto e totale. C'è semplicemente troppo traffico, troppa gente, fabbriche, aziende, stazioni ferroviarie, aeroporti e così via. Eppure è stato dimostrato che l'inquinamento acustico è dannoso per la salute e la sicurezza umana. Per questo motivo, i livelli sonori consentiti sono costantemente controllati da varie autorità di vigilanza. Tutte le apparecchiature utilizzate all'aperto (veicoli, macchinari) devono soddisfare i requisiti delle direttive sul rumore e sulle apparecchiature all'aperto. 
Soprattutto nelle zone residenziali, ci sono determinati periodi in cui è possibile eseguire lavori con trapani e altre attrezzature rumorose. Anche se questi rumori sono di breve durata, i loro livelli sono estremamente elevati per l'orecchio umano non protetto e devono essere misurati con un fonometro per valutare il rischio e prevenire un'esposizione nociva. Anche chi vive nelle immediate vicinanze di stazioni ferroviarie, aeroporti, strade trafficate, ospedali, caserme dei vigili del fuoco e delle forze dell'ordine ha problemi con i livelli di rumore. Un'esposizione prolungata a livelli di rumore elevati ha effetti negativi sulla salute umana e provoca danni all'udito, aumento del nervosismo, irritabilità e instabilità psicologica. Pertanto, in alcune zone, il monitoraggio e il controllo del rumore con l'ausilio di un fonometro è un compito essenziale e obbligatorio. Livelli di rumore compresi tra 120 dB e 150 dB (ad esempio, aerei in fase di decollo e atterraggio, perforazione e segatura di strade) sono pericolosi per l'udito umano e la loro presenza costante ha gravi conseguenze. I livelli di rumore ideali sono compresi tra 30 dB e 50 dB, anche se nella società odierna questi livelli piacevoli sono talvolta irraggiungibili.
La percezione fisica da sola non può determinare la gravità dell'inquinamento acustico. È necessario utilizzare un fonometro / un misuratore di rumore per ottenere misurazioni fisiche. Persone diverse percepiscono il rumore in modi diversi. Ciò che è tollerabile per alcune persone è intollerabile per altre. Pertanto, i limiti di esposizione al rumore non si basano su opinioni, ma su fatti scientifici. Questi valori limite si applicano a tutte le persone esposte al rumore, indipendentemente dalle preferenze personali. Questi valori limite hanno portato a molti cambiamenti positivi. Ad esempio, i lavoratori che utilizzano trapani devono indossare dispositivi di protezione. Quando possibile, gli aeroporti vengono costruiti a una distanza di sicurezza dalle abitazioni. Le sirene sono state regolate su livelli di rumore allarmanti ma sicuri.
Per soddisfare le diverse esigenze di misurazione del livello sonoro, PCE Instruments offre un'ampia gamma di fonometri. I nostri fonometri con registrazione dei dati consentono un monitoraggio a lungo termine dell'inquinamento acustico. Diversi fonometri presentano impressionanti classi di protezione (classi IP) e possono essere utilizzati in condizioni difficili per misurazioni ininterrotte. Per le misurazioni effettuate all'aperto, in prossimità di aeroporti o cantieri, è ideale un pacco batterie a lunga durata, che evita di dover cercare una fonte di alimentazione durante le misurazioni in loco. È anche possibile montare un fonometro su un treppiede. I valori misurati raccolti dopo un determinato periodo di tempo possono essere elaborati (calcolo dei dati LEQ) e si ottiene un quadro assolutamente chiaro del livello di rumore in una determinata zona.
È importante ricordare che esistono valori limite per i livelli di rumore e la loro durata. Se le misurazioni ottenute con l'ausilio di fonometri / misuratori di livello sonoro Leq mostrano una discrepanza tra i valori desiderati e quelli effettivi, qualsiasi problema relativo alle emissioni sonore deve essere risolto tempestivamente, in modo da soddisfare tutti i requisiti di salute e sicurezza a posteriori.
L'unità di misura tradizionale del livello sonoro è il decibel. Quando si valuta il livello di rumore sul posto di lavoro o in altre situazioni, è importante ricordare che la regola convenzionale del raddoppio (x 2) non funziona in questo caso. Una determinata soglia dell'udito umano è 0. Come è possibile raddoppiarla se 0 non può essere raddoppiato? Nel caso dei decibel, la regola è che un aumento di pochi dB significa che il volume/la potenza aumenta di 2 volte. Quindi, se la regola dice che il limite di 50 dB non deve essere superato e l'aumento di 10-15 dB sembra innocuo perché è lontano dal doppio del valore usuale (100), questo non è vero e la variazione di 15 dB è un cambiamento significativo della realtà che deve essere preso in considerazione. Quando si parla di acustica, ogni 10 dB in più significa il doppio del volume (la potenza raddoppia ogni 3 dB, l'ampiezza ogni 6 dB).
Un fonometro utilizzato per misurazioni di alta precisione, come ad esempio i campioni di riferimento, è classificato come 1ª classe. Un fonometro di 2ª classe è utilizzato principalmente per prove e ispezioni al fine di garantire il rispetto delle norme di sicurezza sul posto di lavoro.
La calibrazione è il controllo della correzione della grandezza misurata per uno strumento di misura senza intervenire sul sistema di misura o la determinazione della deviazione sistematica dell'indicazione rispetto al valore reale della grandezza misurata. Un certificato di calibrazione è invece un documento che attesta che le caratteristiche tecniche degli strumenti di prova sono conformi a uno standard di misura riconosciuto.
Sin dagli albori della misurazione, è stato necessario verificare o calibrare la precisione. L'introduzione della norma ISO 9000 dell'Organizzazione internazionale per la normazione (ISO) ha portato con sé nuovi standard per il controllo della qualità. Di conseguenza, molte aziende e laboratori devono ottenere certificati di calibrazione ISO per i loro strumenti di misura. Un certificato di calibrazione ISO è un documento controllato che attesta che gli strumenti di prova specifici soddisfano i requisiti minimi della norma ISO corrispondente. È possibile ottenere un certificato di calibrazione ISO per la maggior parte dei fonometri offerti da PCE Instruments.
Di norma, solo i risultati delle misurazioni effettuate nel corso del tempo possono indicare quando è opportuno ricalibrare un fonometro. Altri aspetti molto importanti da considerare sono il tipo e la frequenza di utilizzo del fonometro. Se un fonometro è stato utilizzato frequentemente per un breve periodo di tempo, può essere opportuno ricalibrarlo per garantire che tutte le funzioni siano corrette e che la precisione sia adeguata. A seconda dell'ambiente in cui viene utilizzato il fonometro, è possibile modificare anche gli intervalli di calibrazione. Le condizioni di laboratorio possono differire notevolmente dalle condizioni in loco. Umidità, temperatura e contaminanti possono influire negativamente sul dispositivo e può essere opportuno effettuare una ricalibrazione.
In realtà, molti fonometri moderni rimangono in condizioni di calibrazione ottimali. In passato, tutti i dispositivi dovevano essere calibrati. Oggi gli strumenti come i fonometri sono molto precisi e stabili. Naturalmente, durante il funzionamento possono verificarsi danni, in particolare a componenti fragili e sensibili come i microfoni. In questo caso, viene eseguita una calibrazione per ripristinare o verificare la precisione di un fonometro.
La calibrazione di 1ª classe è la più accurata, con un'incertezza (o tolleranza) molto ridotta. La 2ª classe consente una deviazione maggiore. A seconda della classe del fonometro, è possibile applicare diversi tipi di calibrazione.
Ad esempio per il suono:
- La 1ª classe dovrebbe avere una tolleranza di +/-0,3 dB.
- La 2ª classe dovrebbe avere una tolleranza di +/- 0,5 dB
Il periodo di tempo tra le certificazioni del fonometro è chiamato intervallo di certificazione. È responsabilità di ogni utente del fonometro determinare e verificare l'intervallo tra le certificazioni. Gli esperti tecnici cordiali e competenti di PCE Instruments sono a disposizione per rispondere a tutte le domande relative al processo di determinazione di un intervallo di calibrazione.
PCE Instruments è un produttore e fornitore affidabile di fonometri precisi e affidabili. Ogni strumento di prova viene calibrato e regolato da PCE Instruments o da un laboratorio di calibrazione di prim'ordine secondo i più elevati standard di qualità.
I calibratori acustici sono solitamente disponibili per fonometri di 1ª classe e 2. Per calibrare lo strumento di misura, il microfono dello strumento di misura viene inserito nella camera del calibratore. Per calibrare uno strumento di misura di 2ª classe, nella camera viene generata una pressione sonora di 94 dB 1000 Hz. Il fonometro di 2ª classe viene quindi calibrato sulla base di questo valore. Nel caso dei calibratori di 1ª classe, il fonometro viene calibrato su due livelli di volume di 94 dB e 114 dB. Un calibratore acustico è spesso, ma non sempre, abbinato a un fonometro e venduto come set.
La certificazione UNI EN ISO 9001 oppure ACCREDIA è possibile per quasi tutti i fonometri.
L'acustica edilizia si occupa spesso, ma non solo, della protezione dai rumori indesiderati negli edifici. Anche l'intelligibilità del parlato e la percezione del suono, in particolare nei luoghi di lavoro e nelle sale per eventi, sono temi importanti. Non sempre gli edifici sono conformi alle norme e alle direttive vigenti. Per le nuove costruzioni e le ristrutturazioni soggette ad autorizzazione, nella procedura di concessione edilizia sono richiesti calcoli di isolamento acustico. Per gli edifici esistenti e le ristrutturazioni non soggette ad autorizzazione, spesso si applicano solo i requisiti minimi, salvo accordi specifici. Con un fonometro adeguato è possibile verificare, secondo procedure standardizzate, la riduzione dei rumori esterni ottenuta grazie ai componenti utilizzati e confrontarla con i requisiti. Nella valutazione dell'isolamento acustico degli edifici si distingue tra isolamento acustico dall'aria, livello di rumore da calpestio e rumori degli impianti tecnici domestici. I fonometri possono essere utilizzati anche per determinare se il rumore esterno proveniente dal traffico o dalle attività commerciali supera i valori massimi consentiti.
Elevati valori di isolamento acustico di una costruzione offrono una buona protezione dai rumori esterni che penetrano nell'ambiente da proteggere. L'isolamento acustico esistente viene determinato come differenza del livello sonoro per gli elementi costruttivi interni secondo la norma DIN EN ISO 16283-1 e per gli elementi costruttivi esterni secondo la norma DIN EN ISO 140-5. A tal fine, nella sala di trasmissione viene generato un segnale di rumore prestabilito, che viene registrato in base alla frequenza nella sala di ricezione e nella sala di trasmissione tramite fonometri. Dopo la correzione dei rumori esterni e del tempo di riverbero, si confronta la differenza con i valori prescritti, ad esempio per gli appartamenti secondo la norma DIN 4109 o VDI 4100.
Il rumore da calpestio è una forma particolare di rumore strutturale generato dal calpestio dei pavimenti. Minore è il livello di rumore da calpestio di una costruzione, minore è il rumore dei passi che penetra negli ambienti adiacenti. Il livello di rumore da calpestio viene misurato secondo la norma DIN EN ISO 140-7. Nella sala di trasmissione, il soffitto da misurare viene sollecitato con un martello standard. Un fonometro nella stanza di ricezione registra il segnale in arrivo. In caso di pavimenti duri, viene registrato anche il livello di rumore nella stanza di trasmissione e viene effettuata una misurazione del rumore aereo. Anche gli impianti tecnici domestici, come ascensori, impianti di riscaldamento e idraulici e tapparelle elettriche, generano rumore strutturale che viene irradiato nella stanza attraverso le superfici. Questi rumori vengono registrati con un fonometro secondo le specifiche della norma DIN EN ISO 10052. Se i rumori causati dal calpestio o dagli impianti tecnici domestici sono troppo elevati, è possibile ottenere miglioramenti attraverso misure strutturali di isolamento.
L'effetto sonoro dei rumori dipende fortemente dalla geometria e dall'arredamento dei locali. Questi fattori influenzano in modo determinante il tempo di riverbero. Oltre a un fonometro adeguato, è necessario un generatore di segnali per i segnali di prova. Il fonometro rileva la durata del riverbero del segnale di prova. Il metodo di misurazione è descritto nella norma DIN EN ISO 3382. La norma DIN 18041 specifica i valori dei tempi di riverbero degli ambienti in funzione delle loro dimensioni. Il gruppo A comprende gli ambienti in cui è necessario che il parlato sia ben udibile a grandi distanze, come ad esempio le sale conferenze o le aule scolastiche, mentre il gruppo B comprende gli ambienti in cui il parlato deve essere ben comprensibile solo a brevi distanze.
La misurazione mobile sta acquisendo sempre maggiore importanza, poiché non appena i rumori vengono percepiti come fastidiosi e molto forti, è possibile effettuare una misurazione singola o continua per un determinato periodo di tempo e, a seconda del dispositivo, salvarla in una memoria interna. Tali misurazioni vengono spesso effettuate nelle città con strade molto trafficate per un periodo di tempo prestabilito e poi salvate. Successivamente è possibile valutare con calma se il rumore è eccessivo e dove è necessario adottare contromisure. Ma anche la valutazione del fattore di stress in ufficio o nella sfera privata può disturbare l'inquinamento acustico e, nel peggiore dei casi, persino causare malattie.
Misurazione della dose sonora
"La dose fa il veleno." Questa sintesi della scoperta di Paracelso del XVI secolo non vale solo per le sostanze assunte attraverso l'alimentazione, la respirazione o la pelle. Vale anche per i diversi tipi di radiazioni che agiscono sul corpo. Da decenni è noto che i raggi X, le radiazioni radioattive e l'esposizione a livelli eccessivi di rumore causano danni permanenti alla salute.
Il rischio di danni all'udito non esiste solo in presenza di livelli sonori molto elevati. Anche se i livelli di rumore superano una certa soglia per un periodo di tempo troppo lungo, si rischia di subire danni permanenti all'udito. Spesso chi è esposto al rumore non può influire direttamente sulle cause dell'inquinamento acustico ambientale o sul posto di lavoro. Se non è possibile ridurre il rumore alla fonte, è quasi sempre possibile ridurre l'esposizione attraverso adeguate misure di isolamento acustico o dispositivi di protezione individuale dell'udito. Se il livello sonoro non può essere abbassato, è necessario ridurre la durata dell'esposizione al rumore.
I datori di lavoro sono tenuti a proteggere i propri dipendenti dai rischi per la salute sul posto di lavoro. Il rumore può essere percepito, ma il suo effetto non può essere valutato oggettivamente senza un misuratore di livello sonoro. Per questo motivo sono state sviluppate procedure e dispositivi per la misurazione e la valutazione del rumore. I dosimetri acustici determinano e memorizzano l'esposizione al rumore per periodi di tempo prestabiliti e valutano i dati raccolti secondo criteri prestabiliti.
Sulla base dei risultati di studi condotti, sono stati stabiliti valori limite e soglia per i livelli di rumore continuo e di picco. Prima di avviare le misurazioni, è necessario assicurarsi che nel dosimetro acustico siano impostati i criteri adeguati alla normativa applicabile. Al raggiungimento o al superamento dei valori limite, è necessario attuare misure di protezione e informare i lavoratori.
Di seguito è riportata una tabella con le norme e i valori limite importanti relativi alla dose di rumore sul posto di lavoro:
|
|
EU |
UK |
USA |
|
Regolamento |
DIRETTIVA 2003/10/EG |
The Control of Noise at Work |
The
National Institute for Occupational Safety and Health (NIOSH) |
|
Valore di attivazione inferiore |
LEP,d / LEX,8h
/ LEP,w = 80 dB(A) |
LEP,d / LEX,8h
/ LEP,w 80 dB(A) |
OSHA 80 dB (A) |
|
Valore di attivazione inferiore |
LCpeak = 135 dB(C) |
LCpeak 135 dB(C) |
|
|
Valore di attivazione superiore |
LEP,d / LEX,8h
/ LEP,w = 85 dB(A) |
LEP,d / LEX,8h
/ LEP,w 85 dB(A) |
OSHA 85 dB (A) |
|
Valore di attivazione superiore |
LCpeak = 137 dB(C) |
LCpeak 137 dB(C) |
|
|
Valore limite |
LEP,d / LEX,8h
/ LEP,w = 87dB(A) |
LEP,d / LEX,8h
/ LEP,w 87dB(A) |
NIOSH REL
85dB (A) = 100 % |
|
Valore limite |
LCpeak = 140 dB(C) |
LCpeak 140 dB(C) |
OSHA SPLpeak 140 dB(A) |
Con un dosimetro acustico è possibile determinare con estrema facilità l'esposizione al rumore di un lavoratore sul posto di lavoro. A tal fine, il dosimetro viene solitamente fissato all'abbigliamento da lavoro o al casco il più vicino possibile all'orecchio e indossato durante l'orario di lavoro da valutare. Al termine del turno, i dati possono essere letti e utilizzati come base per decidere quali dispositivi di protezione acustica adottare. Alcuni dosimetri acustici visualizzano i valori rilevati già durante la misurazione. In questo modo, in caso di esposizione elevata, l'utente ha la possibilità di reagire immediatamente.
e misurazioni acustiche vengono eseguite con diversi obiettivi. Le rispettive misurazioni si differenziano sia nella procedura di misurazione e nei requisiti dei fonometri, sia nella gestione dei risultati delle misurazioni. Per determinare e utilizzare correttamente i valori misurati è importante conoscere e rispettare le disposizioni della norma applicabile. Esistono studi di ingegneria specializzati in misurazioni e certificazioni acustiche e certificati come esperti in isolamento acustico e acustica. I tecnici che devono eseguire misurazioni e valutazioni del rumore in azienda in conformità con le norme e le direttive possono acquisire le conoscenze necessarie in corsi di formazione di più giorni con esercitazioni pratiche.
Nella nostra società tecnologica, molte persone sono spesso esposte per lunghi periodi di tempo al rumore del traffico, delle attività commerciali o del tempo libero. Gli utenti di locali abitativi e di lavoro devono quindi essere protetti dal rumore proveniente dall'esterno, dai rumori fastidiosi provenienti da unità abitative e di utilizzo adiacenti e dai rumori degli impianti tecnici domestici.
Affinché l'efficacia dell'isolamento acustico dei componenti edilizi e l'emissione sonora degli impianti tecnici domestici possano essere determinate in modo uniforme durante le misurazioni all'interno degli edifici, le procedure sono state definite nelle seguenti norme:
| DIN EN ISO 16283-1 | Acustica |
| DIN EN ISO 16283-2 | Acustica
|
| DIN EN ISO 16283-3 | Acustica
|
| DIN EN ISO 16032 | Acustica
|
| DIN EN ISO 10052 | Acustica
|
La norma EN ISO 10052 descrive i metodi rapidi per la misurazione del rumore negli ambienti. Questa norma riassume i metodi semplificati per la determinazione dei valori indicativi dell'isolamento acustico delle facciate, 
i fonometri utilizzati, l'isolamento acustico tra locali, l'isolamento acustico dei pavimenti e il livello di pressione sonora generato dagli impianti tecnici degli edifici.
Queste procedure abbreviate consentono di determinare i livelli di pressione sonora negli edifici con un fonometro portatile che può essere facilmente spostato nei punti di misurazione all'interno della stanza. Il numero di misurazioni, la disposizione del misuratore e le altre condizioni sono descritte in dettaglio per ciascuna delle procedure. I fonometri utilizzati per le misurazioni devono soddisfare i requisiti della classe di precisione 0 o 1 secondo le norme EN 60804 e EN 60651 e devono essere calibrati come sistema di misurazione completo, compreso il microfono, prima di ogni misurazione.
Nelle misurazioni acustiche all'aperto, non solo i rumori di disturbo, gli edifici, la vegetazione e la struttura del terreno influenzano i valori misurati. Anche le condizioni meteorologiche, come l'andamento della temperatura, le condizioni del vento e l'umidità dell'aria, influenzano le emissioni sonore nel luogo di misurazione modificando la rifrazione, la dispersione e l'assorbimento. Per ottenere misurazioni acustiche utilizzabili in ambienti esterni non è sufficiente utilizzare un fonometro di alta qualità adatto all'uso esterno. Ad ogni misurazione occorre tenere conto del fatto che i valori acustici all'aperto dipendono anche dall'edificazione, dalla struttura del suolo, dalla vegetazione e dalle condizioni meteorologiche del momento.
Le norme che regolano l'esecuzione delle misurazioni acustiche stabiliscono alcune condizioni relative alla forza e alla direzione del vento e alle condizioni meteorologiche. Purtroppo, le diverse norme di misurazione e calcolo differiscono tra loro. Poiché le diverse norme attualmente in vigore non tengono ancora conto in modo esaustivo della molteplicità dei fenomeni meteorologici che influiscono sul suono e delle condizioni ambientali, possono verificarsi livelli di rumore inaccettabili nonostante misurazioni e valutazioni acustiche corrette.
La norma DIN 45645 parte 1 "Determinazione dei livelli di valutazione da misurazioni" definisce nella parte 1 "Immissioni acustiche nel vicinato" i dettagli relativi ai fonometri utilizzati per la misurazione, la calibrazione, gli accessori, le posizioni di misurazione, il tempo, la durata e l'esecuzione delle misurazioni, nonché i rumori estranei e le condizioni meteorologiche. Tra i requisiti della norma DIN 45645-1 per un fonometro per misurazioni all'aperto vi è quello che il microfono sia dotato di uno schermo antivento, in modo che il rumore del vento alteri il meno possibile i risultati della misurazione, e che il supporto del microfono e gli altri componenti alterino il meno possibile il campo sonoro del microfono.
I livelli di rumore rilevati all'aperto in un determinato punto con il fonometro possono variare a causa delle condizioni meteorologiche, nonostante il livello di rumore alla fonte e la topografia rimangano invariati. È quindi importante tenere conto delle condizioni meteorologiche e documentarle ad ogni misurazione all'aperto. Secondo la norma DIN 45645-1, il livello di valutazione deve essere determinato in condizioni meteorologiche favorevoli alla propagazione del suono oppure la misurazione deve essere effettuata per periodi di tempo prolungati che comprendano condizioni meteorologiche diverse.
Tra le condizioni meteorologiche favorevoli alla propagazione del suono vi sono il vento favorevole e l'inversione termica. Per vento favorevole si intende che il vento soffia indisturbato dalla fonte sonora verso il luogo di misurazione e trasporta ulteriori onde sonore in questa direzione. L'inversione termica significa che la temperatura dell'aria al suolo è inferiore a quella degli strati superiori, per cui il suono che si propaga viene deviato verso il suolo.