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Il regolatore di processo su 2 punti è un regolatore PID compatto da usare in molte applicazioni. I segnali di ingresso che processa il regolatore di processo su 2 punti sono segnali di processi 0/4-20 mA e 0-5/10 V. Per ottimizzare la regolazione può selezionare differenti modalità di operazione. Può selezionare da una regolazione semplice di "Accensione/spegnimento" con funzione della isteresi fino a una regolazione PID; il regolatore di processo su 2 punti le offre molte possibilità.
Il regolatore di processo su 2 punti è un regolatore PID compatto da usare in molte applicazioni. I segnali di ingresso che processa il regolatore di processo su 2 punti sono sensori di resistenza e termocoppie. Per ottimizzare la regolazione può selezionare differenti modalità di operazione. Può selezionare da una regolazione semplice di "Accensione/spegnimento" con funzione della isteresi fino a una regolazione PID; il regolatore di processo su 2 punti le offre molte possibilità.
Il regolatore di processo viene utilizzato per la regolazione della temperatura e dei processi. I vari collegamenti di ingresso e uscita incorporati nel regolatore di processo consentono di usare questo dispositivo in modo versatile. Il regolatore di processo consente la programmazione di vari processi di regolazione. Si possono impostare fino a 16 programmi da 8 segmenti ciascuno. È possibile dare avvio, mettere in pausa o interrompere i programmi di regolazione attraverso i 4 ingressi digitali. È possibile passare da un programma all'altro.
Il regolatore di processo a 2 canali dispone di due ingressi che servono per la regolazione dei processi. Il regolatore di processo a 2 canali ha due circuiti di regolazione. Ogni circuito di regolazione ha integrato un relè di commutazione e un relè SSR. Nel menù del regolatore di processo a 2 canali si può impostare l’uscita da usare in una determinata regolazione. I relè di regolazione si possono usare anche per generare un allarme. È possibile inoltre dotare il regolatore di due relè di allarme per ciascun canale.
Il regolatore di processo PCE-RE55 è un dispositivo per lavori semplici. Questo regolatore di processo processa come segnali di ingresso termocoppie del tipo J, K, PT100. Il regolatore di processo dispone nella sua versione base di una semplice regolazione di temperatura On/Off. Il regolatore di processo può essere dotato come opzione di una regolazione PID.
Il regolatore di processo PCE-PHC 10 misura il pH di diversi elementi e può anche regolare il valore del pH. Il dispositivo è un classico regolatore a 2 punti. A seconda del tipo di utilizzo, questo regolatore può influenzare il pH della soluzione, essendo questo acido o basico (alcalino). È possibile programmare i valori limite tramite la tastiera posizionata nella parte anteriore del regolatore di processo PCE-PHC 10. Sulla parte anteriore si trova il display a LED dove si può leggere il valore corrente. Grazie all'ampio schermo è possibile controllare i risultati in modo semplice e veloce, molto utile soprattutto nei processi industriali.
In contrapposizione ai regolatori di processo discontinui sopra descritti, vi sono i regolatori di processo continui. I regolatori di processo continui di solito non hanno un'uscita a relè, che può essere solo attivata o disattivata. I regolatori di processo continui hanno un'uscita analogica che può assumere molti valori diversi in modo quasi infinito. L'uscita analogica del regolatore di processo controlla il cosiddetto attuatore. L'attuatore è l'elemento del sistema controllato che influenza la variabile controllata (ad esempio, il riscaldamento in un controllo della temperatura). Attraverso l'uscita analogica, questi regolatori di processo controllano l'influenza dell'attuatore sulla variabile controllata. Se i regolatori di processo emettono il valore massimo, il riscaldamento funziona alla massima velocità. Al valore più basso, non c'è alcun riscaldamento. Grazie alla possibilità di "dosare" con precisione l'uscita di riscaldamento, i regolatori di processo continui consentono di impostare la variabile controllata sul setpoint in modo preciso e rapido. Tuttavia, è importante che i controllori del processo calcolino accuratamente la "dose" necessaria. Come variabile di uscita per questi calcoli, i regolatori di processo misurano la deviazione esistente della variabile controllata rispetto alla variabile di riferimento. La reazione alla deviazione può essere proporzionale ad essa, ad esempio. Tuttavia, poiché questo non è ottimale da un punto di vista tecnico, spesso viene aggiunta una parte integrale o differenziale. I parametri necessari devono essere determinati per il rispettivo sistema controllato e memorizzati nella memoria interna del regolatore di processo. I moderni regolatori di processo PID, tuttavia, offrono funzioni che determinano in modo indipendente i parametri ottimali.
Regolatori di processo continui con uscita di commutazione
Per utilizzare regolatori di processo continui con uscita analogica, sono necessari attuatori con ingressi corrispondenti. 
Alcuni regolatori di processo realizzano un controllo continuo con l'aiuto di un contatto di commutazione, variando il tempo di attivazione del contatto in un intervallo di tempo fisso. Di conseguenza, il contatto di commutazione di questi regolatori di processo è permanentemente chiuso se la variabile controllata deve essere fortemente influenzata. Nell'esempio del controllo della temperatura, il riscaldamento funzionerebbe in modo permanente. Tuttavia, se il riscaldamento deve funzionare solo a metà potenza, il contatto di commutazione del regolatore di processo viene attivato solo per il 50% del tempo. Tali regolatori di processo possono essere utilizzati solo per variazioni lente della variabile controllata, poiché i relè hanno una frequenza di commutazione limitata.
Regolatori di processo con funzione di timer e rampa
Alcuni modelli di regolatori di processo offrono una funzione di timer e di rampa. Queste funzioni possono indurre i regolatori di processo ad avvicinarsi a diversi setpoint in una sequenza specifica e in modo temporizzato. Inoltre, è possibile definire la velocità con cui i regolatori di processo devono modificare la variabile controllata. Ciò consente ai regolatori di processo di eseguire automaticamente i processi senza doverli azionare.
